Paese: Irlanda/Rep.Ceca
Regia: John Carney
Cast: Glen Hansard, Markéta Irglová
Premi: Oscar 2008 come Miglior Canzone; Independent Spirit Awards 2008 per il miglior film straniero.
Once (Una volta) è un film indipendente di produzione irlandese del 2006. Si tratta un film a bassissimo budget, ma che tuttavia è riuscito ad ottenere grandi favori a livello internazionale da critica e cineasti, aggiudicandosi anche un Oscar per la miglior canzone. La regia è di John Carney mentre i due ruoli principali sono interpretati da Glen Hansard e Markéta Irglová, i quali non sono attori professionisti, bensì due musicisti. La storia è ambientata a dublino
Un musicista di strada che lavora in un negozio di aspirapolvere, incontra una venditrice ambulante, la quale sogna di avere un pianoforte tutto suo - avendo, quando viveva in repubblica ceca, imparato a suonare il piano. Tra i due nasce una forte amicizia e si ritroveranno a comporre insieme. Lui è un artista talentuoso, ma privo ormai di quel piglio necessario a farsi notare nel mondo della musica e forse neanche più tanto sicuro del proprio talento. Lei riesce a restituirgli la fiducia e convincerlo ad affittare uno studio di registrazione per incidere le loro canzoni. Nel sottosuolo della collaborazione musicale si muove anche un amore, un amore rifugio di due persone che si ammirano silenziosamente e che sono state sfortunate.
Storia inusuale, raramente affrontata dietro una macchina da presa, il film ha una forte componente musicale. Le musiche originali sono veramente state scritte da Glen Hansard. Le riprese sono molto spartane, semplici, senza virtuosismi, con uno stile quasi amatoriale. La pellicola assume quasi i tratti del docu-film, con le riprese a spalla, spesso traballanti, risultando molto intimo e realistico. Si vede lo scarto interpretativo dei due protagonisti (non attori), anche se nella versione originale il personaggio della Irglova è di una dolcezza disarmante. Molto naturale e non forzata, interpreta una semplice ragazza dell'est, con i piedi per terra e decisa (al contrario di lui che è un sognatore insicuro), con una sofferenza ben nascosta e una corazza ben visibile impersonando molto bene la freddezza che ci si aspetta da un personaggio del genere. Hansard invece tra i due a livello interpretativo è l'anello debole, certe sue espressioni a volte risultano persino grottesche e non si riesce a capire quale sentimento volessero trasmettere. Si rifa ampiamente nella parte musicale, recuperando e facendosi perdonare per il deficil espressivo nelle parti recitate.
Considerando che si tratta di un film low budget e senza veri interpreti, il film è apprezzabilissimo, soprattutto per la parte musicale e per tanti spunti di riflessione personale che possono nascere: dalla solitudine artistica alla necessità a volte di avere una spinta quando sentiamo mancare la fiducia verso noi stessi. Tuttavia non ce la sentiamo di allinearci all'entusiamo della critica internazionale, la trama gira spesso su stessa; e probabilmente molti altri film low budget sono superiori per idee, sviluppo e qualità artistica. Consigliamo la visione in lingua originale, avendo trovato totalmente snaturata dal doppiaggio la semplicità e la schiettezza dell'originale.

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